5 buoni motivi per un Viaggio in Oman

Di ritorno da alcuni giorni da un viaggio in Oman vorrei condividere con voi la mia esperienza e darvi 5 buoni motivi per cui vale la pena fare un viaggio in questo bellissimo paese;
La Grande Moschea di Muscat


1- L’accoglienza. Gli Omaniti sono un popolo molto accogliente e cordiale. Musulmani ibaditi, una terza via tra sunniti e sciiti, ripudiano la violenza e professano una tolleranza verso tutte le altre religioni, e lo dimostra il fatto che nelle principali città si possono trovare chiese, sinagoghe e templi indù; sono quindi molto aperti e gentili. Chiunque incontrerete è sempre pronto a riservarvi un caloroso “Welcome in Oman”! La popolazione è mista, sono presenti numerosi indiani e filippini che sono emigrati per lavoro. E’ quindi normalissimo vedere donne omanite nei loro tipici abiti scuri e donne indiane con i loro bellissimi sari colorati. I bambini sono molto educati e anche se un po’ timidi, sono sempre invitati dalle mamme a salutare gli “ospiti” che vengono in visita nel loro paese. Tutti, anche i bambini parlano benissimo inglese, quindi la lingua non è un ostacolo.




2- La natura. Prima di partire mi ero fatta un’idea di un paese dove a farla da padrone fosse solo il deserto, in realtà i paesaggi sono estremamente variegati; dal deserto alle oasi, dai palmeti agli splendidi wadi, dai villaggi di fango al verde cristallino del mare, dalle montagne con le loro formazioni particolari ai mercati pieni di frutta, verdura, pesce e spezie.
La montagna di Al Jabal Al Akhdar


Il villaggio di Al Hamra



Il Deserto di Wahiba Sands


Il forte di Nizwa


3- La pulizia e la bellezza. Il paese, e soprattutto la capitale Muscat, sono un paese pulitissimo. Impossibile vedere cartacce o sporcizia a giro, i giardini e le aiuole sono pieni di siepi di varie forme e dimensioni e fiori colorati.

La residenza del Sultano Qabus a Muscat

4- Modernità e Tradizione; L’Oman è un paese giovane e moderno in continua crescita (basti vedere i numerosi cantieri in giro per il paese) ma saldamente legato alle tradizioni. Più dell’80% della popolazione ha un’età media inferiore ai 35 anni. Nonostante la giovane età tutti gli omaniti indossano il costume tipico nazionale, il dishdasha bianco, ma anche nocciola o blu, corredato dal furakha, un fiocco di seta cucito lungo la linea del colletto, che spesso viene impregnato di profumo, i kummah colorati, il copricapo tradizionale omanita o il mussar, una stoffa quadrata con varie fantasie colorate sistemata come un turbante, che è il copricapo formale omanita e viene indossato nelle occasioni ufficiali o negli edifici pubblici. Tutte le donne indossano eleganti tuniche, solitamente nere, chiamate abaya, sotto le quali molto spesso si possono intravedere delle stoffe colorate, con bellissimi veli ricamati a coprire il capo, e le loro mani sono decorate da originali tatuaggi fatti con l’henne. Abbiamo avuto la fortuna di visitare il paese durante la festa di compleanno del Sultano Qabus, monarca assoluto  e vedere bandiere, luci e foto del sultano ovunque è stata un’emozione irripetibile.




5- I colori: Per farvi capire la bellezza di questo paese ve lo voglio raccontare attraverso i suoi colori: Bianco, il colore predominante del costume omanita, la dishdasha; Verde, i rigogliosi palmeti delle oasi; Blu, il mare che lambisce le coste; Ocra, il colore dei forti e delle case; Rosso, le dune del deserto al tramonto; Verde Acqua, i bellissimi wadi.
Wadi Bani Khalid


Il Deserto di Wahiba Sands
La costa al largo di Muscat

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